Cultura

Il ciborio di San Clemente al Vomano

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Il ciborio di San Clemente al Vomano è uno dei più importanti capolavori di arte romanica in Abruzzo. Risale alla metà del XII sec. ed è arrivato fino a noi quasi intatto nonostante i tanti secoli trascorsi. Dato il suo interesse storico attira studiosi da ogni dove e ogni anno sono numerosi i turisti che si fermano ad ammirarlo.

Il ciborio riporta la firma dei maestri Roberto e Ruggero, dai quali fu scolpito e decorato. Secondo gli studiosi il maestro Ruggero sarebbe Ruggero di Canosa di Puglia che, assieme a suo figlio Roberto, lavorò in svariate località d’Abruzzo attorno alla metà del XII sec.

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La forma

Il ciborio di San Clemente al Vomano ci racconta di misteri religiosi. È costruito con l’utilizzo di forme geometriche: un quadrato, un ottagono e un cerchio. Il quadrato si trova nella parte più bassa del ciborio e simboleggia la Terra e il peccato. È decorato con figure simboliche intrappolate in fitti decori vegetali.

Sopra la porzione quadrata sono montati due tamburi ottagonali. Il numero otto è il simbolo del passaggio dal peccato alla vita, dalla morte alla vita eterna. Ragion per cui anche i battisteri delle chiese sono spesso di forma ottagonale.

Il ciborio culmina con un decoro circolare. Il cerchio e la sfera sono il simbolo del cielo e dello stato di grazia che si raggiunge quando si è vicini al bene divino. I maestri Roberto e Ruggero ripropongono questa simbologia geometrica per il ciborio di San Clemente.

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I simboli del ciborio di San Clemente al Vomano

Tra i fitti racemi decorativi possiamo notare alcune figure. L’uomo scimmia, che nel medioevo era un simbolo di possessione demoniaca, un satiro, simbolo del vizio e della lussuria e una scena di caccia al cervo. Interessante è la figura dell’uomo rannicchiato intento a mordersi l’alluce, dal significato misterioso.

Potrebbe essere il simbolo dell’uomo incapace di camminare, perché impossibilitato a discernere il bene dal male, o di uno Spinario intento a togliersi uno spino dal piede, tema celebre nella scultura classica. Nel caso della figura del ciborio la spina rappresenterebbe il peccato.

O ancora potrebbe essere la raffigurazione di un contorsionista. In epoca medievale il contorsionismo era considerato peccato poiché conduceva il corpo a pose innaturali, quindi contro la volontà divina.

 

👁️‍🗨️ Giochiamo insieme

Divertiti a cercare le figure di cui abbiamo parlato tra le decorazioni del ciborio. Fai attenzione, alcune si nascondono piuttosto bene tra gli intrecci vegetali! Cerca anche la firma dei maestri Roberto e Ruggero. Fotografa i particolari e pubblicali sui social utilizzando l’hashtag #visitnotaresco.